I riscontri della poliurea nel campo delle impermeabilizzazioni sono eccezionali.
Assodate le prestazioni altissime di questa tecnologia, è prioritario averne padronanza ed essere consapevoli del fatto che la poliurea è diversa dai materiali tradizionali. Per iniziare a usarla è necessaria formazione adeguata sia sul materiale sia sui macchinari.
Con tale presupposto, è possibile intervenire in modo ottimale su diverse strutture, anche per realizzare lavori molto complessi in maniera agevole e in tempi piuttosto brevi. Un esempio è ciò che avviene per le grandi opere civili come ponti e viadotti, su cui l’intervento con poliurea consente di proteggere le superfici nel tempo, andando ad agire in particolare sulle armature metalliche del calcestruzzo.
La poliurea è al momento una delle migliori tecnologie per la manutenzione e la messa in sicurezza dei ponti.
Manutenzione di ponti in cemento e piloni
Sui ponti, come su altre opere in calcestruzzo, i rivestimenti con poliurea possono essere realizzati sia in partenza che successivamente per ripristinare lo stato delle superfici. Proprio in questo secondo caso è particolarmente importante la necessità di intervenire in modo consono, garantendo sicurezza alla struttura e protezione nel tempo.
I rischi per l’integrità di ponti e viadotti sono legati principalmente a due tipi di attacchi: l’aggressione chimica da parte dell’anidride carbonica, la corrosione dovuta alle infiltrazioni di acqua. Entrambi vanno a compromettere lo stato del calcestruzzo, che può subire sia un graduale sgretolamento delle parti superficiali, sia la corrosione delle armature con formazione di ruggine. La corrosione dell’acciaio delle armature è il fattore principale di degrado dei ponti.
Tra le parti del ponte più a rischio, inoltre, vi sono i piloni che danno sostegno alla struttura e ai quali spesso è indirizzato l’intervento di manutenzione.
Per la messa in sicurezza e la durata di queste opere è fondamentale che la membrana protettiva utilizzata abbia prestazioni elevate, tra cui:
- adesione al calcestruzzo;
- resistenza alle temperature;
- flessibilità per adeguarsi alle deformazioni della superficie;
- resistenza alla perforazione.
È a tal proposito che i vantaggi della poliurea si rivelano preziosi. Oggi, al servizio di interventi complessi come quelli eseguiti sui ponti, questo materiale garantisce performance eccellenti non solo in termini protettivi, ma anche in fase di esecuzione del lavoro.
Le macchine migliori per una perfetta impermeabilizzazione
Vediamo il caso reale di un’impermeabilizzazione con poliurea effettuata su un ponte ferroviario.
Si tratta di una struttura esposta a infiltrazioni d’acqua per oltre 50 anni, che hanno causato diversi danni e cedimenti, anche importanti. Per risanare completamente la piattaforma esterna è stato necessario l’utilizzo di ben 24.000 kg di poliurea, applicata in soli 14 giorni, un tempo brevissimo considerando l’entità del lavoro.
È possibile approfondire i dettagli dell’operazione nella pagina dedicata a Trattamento impermeabilizzante con poliurea di un ponte ferroviario.
Soffermiamoci, invece, sulle prestazioni delle macchine, che abbinate a quelle della poliurea, consentono agli operatori di eseguire lavori come questi con massima precisione, in modo agevole e veloce.
Tra gli impianti migliori in tal senso si distingue la Graco Reactor 2 H-XP3, una macchina bimixer idraulica che consente di spruzzare poliurea o altri rivestimenti a pressione elevata.
Si tratta di un sistema ad alta produttività che assicura:
- affidabilità, con un sistema a spruzzo robusto, resistente di massima durata;
- riduzione dei tempi di fermo, poiché consente un intervallo di tempo superiore tra gli interventi di manutenzione necessari;
- maggiore produttività quotidiana, grazie alla capacità di effettuare cicli di funzionamento estremamente lunghi.
La Reactor 2 H-XP3 può riscaldare qualsiasi tipo di materiale in poco tempo, mantenendo inalterato il valore della temperatura anche alla massima portata. Il tutto per merito dei riscaldatori ibridi e dei comandi digitali di pressione e calore; questi ultimi consentono una spruzzatura fino a 10,6 litri al minuto per applicazioni perfette.
Grazie alle sue prestazioni questa macchina per poliurea garantisce un rivestimento rapido, consentendo di eseguire il lavoro in maniera veloce e con la massima affidabilità.
Con potenze più basse, inoltre, e quindi con temperatura e pressione inferiori, la Reactor 2 H-XP3 consente di lavorare anche con le schiume poliuretaniche.
La Reactor 2 H-XP3 fa parte delle nostre macchine per poliurea e schiume poliuretaniche realizzate da Graco, di cui siamo distributori ufficiali. Oltre alla loro vendita, Le Sas si occupa di fornire assistenza sul lavoro e sugli impianti, e di garantire formazione agli operatori di settore, un servizio particolarmente importante per far sì che ogni impresa interessata possa usare la poliurea nel migliore dei modi.